“Agribirrificio Sguaraunda & Birra La Bergamasca”

Il connubio vincente

Siamo il primo birrificio artigianale nato in provincia di Bergamo e tra i primi in Italia.

Siamo parte della storia brassicola italiana non solo per anzianità ma sopratutto per aver ispirato e formato molti degli attuali mastri birrai e titolari di birrifici della nostra regione.

Oggi come nel 2003 la nostra mission è il produrre e proporre birra di qualità non filtrata e non pastorizzata utilizzando materie prime da noi prodotte.

Siamo legati alla tradizione ma ci piace innovare, ricercare…venite a trovarci e scoprite la nostra produzione!

“A story of italian craft beer revolution”

Agribirrificio Sguaraunda

Coltiviamo la tradizione

L’evoluzione nel 2017 in agribirrifico è figlia dell’attenzione e la meticolosità che da sempre abbiamo posto nella selezione delle materie prime da noi utilizzate in produzione.

 

Semplicemente un giorno ci siamo chiesti perché non provare a coltivare da soli l’orzo ed il luppolo che utilizziamo…nasce così il progetto agricolo che in breve tempo ci porta a seminare, per primi, i 6 ettari di terra necessari a produrre i 300 quintali d’orzo che annualmente utilizziamo.

Per il luppolo stiamo selezionando varietà e terreni dove coltivarlo.

 

Parallelamente a questo progetto agricolo ne abbiamo avviato un altro, di panificazione…recuperando le trebbie ed utilizzando ad esempio il mosto, creiamo crackers e pane di gran successo.

Il nostro motto è: “Coltivare la tradizione” ed è propio questo nostro essere legati a stili e pratiche tradizionali che ci permette oggi d’innovare.


Le Origini

A story of Italian craft Beer revolution since 2003

Il birrificio artigianale Sguaraunda nasce nel 2003 dalla passione e dall’amicizia che ha unito i 2 fondatori Massimo e Roberto che, viaggiando per l’Europa scoprono come la birra sia qualcosa di più di quello che negli anni 90 si trovava comunemente reperibile nel nostro paese.

 

Ispirati principalmente dagli stili e dalla produzione della macroregione tedesca la fine del decennio li vede alle prese con le prime autoproduzioni casalinghe di quelle che, in seguito, diverranno le prime tre birre prodotte dal birrificio: bionda, Weiss e rossa.

 

Il sempre più numeroso consenso ottenuto da queste prime produzioni spinge Massimo e Roberto a trasformare questa passione in una attività vera e propria; dopo varie ricerche identificano un paese nella bassa pianura bergamasca a vocazione agricola, poco industrializzato e che desse loro  la possibilità di utilizzare acqua pescata da un pozzo ad 80 metri di profondità: Pagazzano.

 

È tale il legame tra il birrificio e questa località che propio a Pagazzano verrà dedicata una delle birre di maggior successo prodotte: “la Pagazzano” appunto, ispirata “al vecchio stile Vienna di un tempo”.

Negli anni aumentano sia la produzione che passa dai primi 10000 litri annui agli attuali 150000, sia gli stili prodotti che aumentano da 3 a 13, tutti con una propria anima, tutti riconoscibili e distinguibili l’uno dall’altro…unicità che contraddistingue e rende così apprezzate le nostre birre.

 

Nel 2015 si decide di avviare un progetto di coltivazione diretta dall’orzo che viene lasciato in sospeso perché, purtroppo,Roberto si ammala e dopo una lunga lotta ci lascia nel gennaio 2017 non prima però di aver trasmesso la sua arte e la sua passione ai 2 giovani e determinati birrai del birrificio: Sami e Fabio.

 

Dopo il dolore e lo sgomento Massimo decide di riprendere il progetto agricolo, chiama accanto a se nuove figure professionali e alla fine dello stesso anno crea l’Agribirrificio Sguaraunda.

 

All’amico e socio scomparso Massimo dedica una birra la Murator, una rossa doppio malto con miele di castagno, una birra dal carattere schietto e deciso propio com’era Roberto.

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